Cosa succede durante il settimo mese di gravidanza? Vediamo come cresce il bambino e quali visite mediche deve eseguire la mamma.
Con l’ingresso nel settimo mese di gravidanza si apre un nuovo capitolo della gestazione: il terzo trimestre. Il viaggio di mamma e bimbo si sta avvicinando ad una svolta e occorre iniziare a prepararsi al momento del parto.
Questo mese è caratterizzato da alcuni cambiamenti importanti e da visite mediche da programmare. Vediamo cosa succede in questo periodo della gestazione, come cambia il corpo e come cresce il piccolo nel pancione.
Quando inizia il settimo mese di gravidanza
L’inizio del settimo mese di gravidanza coincide con le 26 settimane e 3 giorni e dura fino alle 30 settimane e 4 giorni. Nel settimo mese di gravidanza il peso della mamma aumenta così come è avvenuto durante le settimane precedenti. In tutto il terzo trimestre si ha un aumento di perso che va dai 4 ai 5 kg circa.
Settimo mese di gestazione: cosa succede
Intorno al settimo o ottavo mese di gravidanza il seno comincia a produrre il colostro, un precursore del latte che verrà poi prodotto a regime solo dopo il parto. Il terzo trimestre è anche il periodo in cui il bambino può assumere la posizione più favorevole al parto, ed è quindi possibile che il bimbo si giri già dal settimo mese per assumere la posizione cefalica.
La crescita del piccolo in questo mese procede speditamente e i suoi movimenti sono sempre più percepibili dall’esterno. Il bimbo pesa all’incirca un chilo e mezzo e le sue misure in lunghezza raggiungono i 37 cm. Con la crescita del bimbo anche il volume del pancione aumenta sempre più e in questo mese è importante fare attenzione a prevenire la comparsa delle smagliature. Per farlo si può ricorrere ad un olio naturale come quello di germe di grano o di mandorle dolci.
Gli esami da fare
A cavallo tra il settimo e l’ottavo mese di gravidanza viene eseguita una visita ostetrica di routine in cui viene controllato l’andamento della pressione sanguigna e l’aumento di peso della mamma. Bisogna anche effettuare il periodo esame del sangue a cui si aggiunge anche la ricerca degli anticorpi per assicurarsi che non ci siano infezioni da toxoplasma.